INTERVISTE AI NUOVI DELEGATI PROVINCIALI: DANIELE CAPPELLETTI (ASCOLI PICENO-FERMO)

Iniziamo la rassegna di interviste ai neo nominati delegati provinciali da Daniele Cappelletti, nuovo delegato per le province di Ascoli Piceno e Fermo.
Cappelletti ha 53 anni, è di Amandola con trascorsi a Comunanza e lavora al Comune di Montefortino. Il suo "triangolo delle Bermuda" come ama scherzosamente definirlo.
"A 16 anni - dice Daniele parlando del suo curriculum boccistico - fui il primo giovane cartellinato dell’allora Circolo bocciofilo dei Sibillini, poi a 29 anni il più giovane presidente della bocciofila Amandolese e nel 2017 ho avuto il piacere di vincere il campionato di società di serie C, ovviamente come dirigente in quanto come giocatore sono scarso...".
Quante bocciofile affiliate e quanti tesserati ci sono nel territorio di tua competenza?
Attualmente sono l’unico delegato a rappresentare due provincie, quelle di Ascoli Piceno e Fermo, e nel loro territorio sono presenti 27 società per 1300 tesserati.
Quali sono i problemi principali oggi per le bocce nelle tue province?
Il problema principale è l’emergenza legata alla pandemia che ci ha costretto a chiudere le nostre bocciofile e di fatto bloccato tutto il settore e le attività all’interno delle strutture.
Quanto sarà difficile ripartire dopo l’interruzione e il calo dell’attività agonistica dovuto al Covid?
Non mi pongo questo problema, anzi ritengo che pronti via tutti torneranno con maggiore entusiasmo e nuovi stimoli per rifarsi del tempo perduto. Bisogna pianificare oggi le nostre manifestazioni per avere domani un calendario pieno e ricco di nuove proposte.
Quali progetti intendi mettere in campo per favorire l’attività e incrementare il numero di tesserati?
Martedì 1° dicembre ho tenuto una riunione online con i presidenti ai quali ho proposto di ripartire dalla scuola bocce che a mio avviso è un modo per portare nelle nostre bocciofile giovani e relativi genitori che in futuro potrebbero diventare nuovi tesserati. Il progetto in passato era stato creato da Giacomo Strovegli che approfitto per ringraziare per il lavoro svolto in questi anni e per avermi indicato come suo successore.
Giovani, settore femminile, settore paralimpico...cosa si può fare per queste categorie?
Riguardo al settore giovanile tutto dipenderà dall’efficacia del punto precedente, in quanto, se riusciremo a partire in più realtà con la scuola bocce, poi da lì scaturiranno le future leve. Per il settore femminile gioco in casa in quanto da tre anni sono componente della commissione regionale e insieme a Francesco Tosoni e alla vice presidente Laura Erbaccio stiamo portando avanti un progetto promozionale denominato “NOI DONNE VINCENTI”, mentre per quanto riguarda il paralimpico devo essere sincero non ho esperienza in merito ma assicuro il mio impegno in tal senso.
Che messaggio finale vuoi dare alle bocciofile, ai tesserati e agli appassionati?
Alle bocciofile auspico di ritornare a quei livelli che meritano, mentre invito i tesserati a non mollare e anzi collaborare per un ritorno alla normalità e a tutti gli appassionati rivolgo l’invito a venirci a trovare e magari a contribuire anche semplicemente con una tessera sociale da 5€.