Forum Transnazionale Italia, Slovenia, Croazia: Un Futuro Senza Frontiere per lo Sport delle Bocce

Nella suggestiva Sala Dora Bassi di Gorizia si è tenuto un incontro di grande rilievo dedicato al futuro dello sport delle bocce, con particolare attenzione alla collaborazione tra Italia, Slovenia e Croazia. L’evento, coordinato da Simonin Sergio, ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti del mondo sportivo e politico: Primoz Marinko (Slovenia), Roberto Favre (Italia), l’assessore allo sport del Comune di Gorizia Giulio Daidone, il presidente regionale del Friuli Venezia Giulia Giancarlo Blasig, il presidente della Regione Veneto Sig. Guizzo e i consiglieri nazionali Marco Ziraldo e Orietta Calonego.
Il forum si è sviluppato attorno al tema dell’integrazione transnazionale, con l’obiettivo di promuovere lo sport delle bocce oltre i confini, rafforzando la cooperazione tra i tre Paesi. Lo slogan dell’iniziativa, “Lanciamo un futuro senza frontiere”, ha ben rappresentato questo spirito.
I Temi al Centro del Forum
Primoz Marinko ha evidenziato le sfide che la società contemporanea impone agli sportivi, in un mondo sempre più veloce e “istantaneo”. Ha sottolineato che, al contrario, lo sport richiede tempo, impegno e perseveranza. «Non è qualcosa che si conquista rapidamente, ma un percorso che necessita di lavoro costante», ha affermato. Primoz ha anche illustrato il lavoro svolto con i giovani, attraverso campus estivi e attività nelle scuole, per promuovere lo sport e coltivare nuovi talenti. Il suo obiettivo: trarre ispirazione dagli altri sport, ma poi trovare una strada autonoma e identitaria.
Roberto Favre, da parte sua, ha posto l’accento sull’importanza della comunicazione visiva – immagini, video, promozione – per raccontare i valori delle bocce a un pubblico sempre più vasto. Ha sottolineato il ruolo fondamentale del territorio, affermando che ogni regione ha esigenze diverse e che le istituzioni devono partire da lì: dal basso. «Le idee devono nascere dal confronto con le società e i presidenti territoriali», ha detto, richiamando anche l’importanza del rispetto dei ruoli in vista delle elezioni federali di settembre.
Giancarlo Blasig ha evidenziato i risultati ottenuti nel settore giovanile, sottolineando quanto sia importante far capire ai ragazzi che i risultati richiedono tempo e impegno. Ha poi ricordato con emozione il lavoro svolto per valorizzare Piazza Vittoria, una location definita «spettacolare» e curata «con il cuore».
Il Futuro dello Sport delle Bocce: Trasformazione e Inclusività
Virginia Venturini, ex atleta di alto livello, ha portato all’attenzione un tema spesso trascurato: il valore degli atleti a fine carriera. Ha invitato la federazione a non dimenticare chi ha dato tanto allo sport, anche se non può più competere. «Le ragazze diventano mamme, i ragazzi possono subire infortuni. È naturale dover cambiare ruolo. Ma queste persone possono continuare a contribuire come dirigenti, arbitri, allenatori. Non contano solo le medaglie, ma anche l’impegno, la dedizione e l’esperienza», ha sottolineato.
Collaborazione Transnazionale: Unire Italia, Slovenia e Croazia
Uno degli aspetti più stimolanti dell’incontro è stato il progetto di collaborazione internazionale. Marinko ha raccontato della nascita di ABC, un torneo giovanile e femminile nato nel post-Covid, pensato per unire i giovani e le donne nello sport. «Abbiamo già avviato un campionato regionale femminile con Croazia e Serbia, a cui accedono i primi due classificatii dei campionati nazionali», ha detto. E ha lanciato un’idea: «Realizzare un campionato mondiale congiunto tra Italia, Slovenia e Croazia. Sarebbe la prima volta, e abbiamo le sedi ideali: Gorizia, Trieste, Capodistria, Zagabria».
Conclusioni e Speranze per il Futuro
L’incontro si è chiuso con un momento di grande emozione. Roberto Favre, visibilmente commosso, ha ringraziato tutti i partecipanti, sottolineando l'importanza della passione, dell’impegno e dell’amicizia nello sport delle bocce. «Lo sport deve tornare a essere un gioco, un’occasione per stare insieme e divertirsi. Dobbiamo riempire i bocciodromi come una volta, coinvolgere i genitori e trasmettere questo messaggio alle nuove generazioni: tutti devono poter scendere in campo», ha concluso.
Un Futuro da Costruire Insieme
Il futuro dello sport delle bocce si giocherà sulla capacità di lavorare in sinergia, abbattere le barriere, coinvolgere le comunità e promuovere valori autentici. Con lo sguardo rivolto a un orizzonte comune, Italia, Slovenia e Croazia sembrano pronte a lanciare davvero un futuro senza frontiere.