Boccia paralimpica, allenamento a distanza per gli azzurri
La Boccia Paralimpica è uno dei fiori all’occhiello del movimento boccistico. La disciplina, dagli inizi del 2018, è passata dalla FISPES alla Federazione Italiana Bocce e, da qual momento, il movimento è cresciuto in maniera esponenziale. Oltre ai numeri, con 168 tesserati e atleti suddivisi nelle 38 società affiliate, è migliorata sensibilmente, nell’ultimo biennio, anche la qualità tecnico-agonistica. Anche a livello di immagine un’ascesa importante con l’accostamento della disciplina al marchio BMW Specialmente.
Le attività del 2020 sono state compromesse dalla pandemia, ma non per questo i protagonisti della Boccia Paralimpica sono stati fermi.
Il ct Giada Zoli e l’assistente Mauro Perrone hanno studiato, insieme agli azzurri, i video degli incontri dei giocatori più forti a livello internazionale. Un confronto, in via telematica, sulle questioni tattiche.
“Con video-incontri di un’ora e mezza – ha spiegato il ct Giada Zoli – stiamo stimolando i nostri atleti, in vista di una ripresa che sarà più lunga per il nostro movimento. Ci alleniamo in maniera alternativa e i ragazzi continuano a far gruppo, seppur a distanza”.
“In questo periodo – le parole dell’allenatrice dell’ItalBoccia – promuoveremo la nostra disciplina, grazie a un lavoro in sinergia con l’Ufficio Comunicazione della Federbocce, attraverso alcuni video promozionali che saranno divulgati sui social”.
“Mi sono innamorata della Boccia Paralimpica in Spagna – ha ricordato Giada Zoli – In Catalogna mi sono occupata, attraverso il progetto di Servizio Volontario Europeo, di un’iniziativa di ippoterapia. All’interno delle attività che svolgevamo, però, mi sono trovata ad affiancare l’atleta Ramon Prat Barons, allenato da Mikel Chalet. In una competizione internazionale ho conosciuto l’allora ct della nazionale azzurra, Liliana Pucci, della quale sono diventata assistente”.
“Collaborare con la FIB presieduta da Marco Giunio De Sanctis, che tutti sappiamo cosa rappresenti per lo sport paralimpico italiano, è un motivo di grande orgoglio, ma anche di responsabilità. Per questo, non posso che garantire il massimo impegno per preparare al meglio i ragazzi per un 2021 denso di eventi”, ha concluso Giada Zoli.