Ecco l’ottava puntata di “BocceMore”, ospite Gilda Franceschini, folignese doc, che difende i colori della Bocciofila Spello da quattro anni con un intermezzo al Città di Perugia.

Come hai iniziato a giocare a bocce e a quanti anni? 

“Mi sono avvicinata a questo sport circa cinque anni fa. Spesso andavo a veder giocare in un circolo vicino casa, inizialmente mi piaceva arbitrare. Poi un giorno ho deciso di provare a tirare le prime bocce e da quel momento mi sono così appassionata da non riuscire a smettere più.

Cosa diresti ad un giovane che inizia a giocare a bocce? O per convincere un giovane ad iniziare?

“I ragazzi della mia età pensano che sia uno sport solo per anziani, ma non lo è affatto. Tanta è la preparazione atletica e mentale che si deve fare. E’ uno sport divertentissimo, adrenalinico, mi ha fatto crescere molto, soprattutto sotto il punto di vista sportivo e personale. Mi ha aiutato tantissimo anche nelle relazioni sociali e nel vivere belle esperienze assieme ad altri ragazzi come me”.

Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto?

“Ho ricevuto tanti consigli importanti in questi anni, da persone che mi sono state vicine e mi hanno supportato. Senza dubbio quello che mi è stato più utile e che sento più vicino al mio modo di essere è il consiglio di essere sempre sportiva e leale. Di essere sempre super corretta sul campo come nella vita. E' il consiglio che porto ogni giorno con me, durante ogni gara e ogni allenamento”.

Qual è la tua più grande debolezza? E la tua forza?

“La mia debolezza è il non riuscire sempre a mantenere la concentrazione e di conseguenza la calma. Al contrario penso che la mia più grande forza sia quella di non arrendermi mai di fronte agli ostacoli”.

Se avessi la possibilità di eccellere in un altro sport , quale sceglieresti e perché?

"Sceglierei il tennis perché mi è sempre piaciuto e ho avuto modo di praticarlo: richiede una grandissima quantità di energie fisiche e mentali, disciplina, allenamento costante e la capacità di mantenere la calma e un’alta concentrazione. L’importante, indipendentemente dal cosa si sceglie, è fare sport, impegnarsi al massimo per ottenere il miglior risultato auspicabile".

Ti viene data la possibilità di rinascere… chi sceglieresti di essere?

"Rinascerei esattamente così come sono. Sono felice di essere ciò che sono. “Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno” (Khalil Gibran)

In che personaggio conosciuto ti identifichi? 

"Senza alcuna esitazione nella campionessa olimpica Federica Pellegrini, a livello personale e sportivo. Ha vinto a soli 16 anni l’argento ad Atene 2004  e l’oro come prima italiana  a Pechino nel 2008. Non si diventa così per caso: ammiro il suo carattere forte, determinato, tenace. Lo sport aiuta a resistere, ad andare avanti, a crederci sempre e a non arrendersi mai". 

La prima cosa che faresti se fossi Presidente della Fib…

"Cercherei di supportare il più possibile il settore giovanile, esattamente come sta facendo il nostro presidente Marco Giunio De Sanctis: tra le iniziative intraprese, esattamente un anno fa, l’istituzione del ‘Club Giovani Azzurri’, proprio per promuovere l ‘immagine del movimento boccistico attraverso gli atleti più giovani e rappresentativi della  Federazione e allo stesso per garantire un cambio generazionale ad uno degli sport più antichi e popolari esistenti". 

 

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