Barbara Zurini, classe 1994, atleta dell’ASD Buttrio, team del campionato di serie A femminile del Volo, è la quarta ospite della rubrica di approfondimento “Bocce More”. 

Come hai iniziato a giocare a bocce? 

“E’ stato un amore a prima vista. Avevo otto anni quando mio padre ha iniziato a portarmi al circolo bocciofilo vicino casa. Ho osservato una gara giovanile e mi sono subito appassionata. Ho provato a giocare qualche giorno dopo e da quel momento non ho più smesso. Se avevo fatto altri sport in precedenza? Un anno di calcio. Cosa penso del calcio femminile? Che finalmente sta prendendo piede anche questo sport, che sta diventando più visibile. Abbiamo avuto qui a Udine anche i Campionati Europei femminili: è stato bello perché adesso si vede che è uno sport per tutti e non solo per maschi”.

Cosa fai nella vita oltre a giocare a bocce? Quale è il lavoro dei tuoi sogni? 

“Ora sono una impiegata ufficio acquisti presso un’azienda di multiservizi per le imprese. Mi piace. Lavoro dei sogni? Mi piacerebbe aprire un qualcosa di mio, quindi fare l’imprenditrice”. 


Quale è stato il momento più bello della tua vita? E perché?

“Dal punto di vista sportivo è stato il primo titolo tricolore nella specialità combinato. E’ stato un coronamento di un sogno che avevo, come quello di sentire l’inno italiano. Invece nella vita è stato, anche se malinconico, quando ho finito il quinto anno di scuola superiore ed ho ricevuto il diploma, perché ho finito un percorso con buoni risultati”. 

Sei molto attiva sui social. Cosa pensi degli influencer?

“Ecco, fare questo lavoro mi piacerebbe molto. Nel 2022 dove tutto è molto più veloce e tecnologico gli influencer sono da una parte “pericolosi”, soprattutto per i più giovani, perché sono costantemente sotto l’influsso di uno stile di vita, di prodotti che devi avere per essere accettato. Mentre dall’altra parte possono invece influenzare positivamente e sensibilizzare alcune tematiche come può essere la pandemia per rispettare determinate regole, oppure su quello che sta accadendo in questi giorni in Ucraina. C’è sempre un pro e un contro in tutto. Dipende sempre chi segui, chi è il tuo influencer di riferimento. Se lo fossi io? Lancerei un messaggio di solidarietà per quello che sta succedendo e di non avere gli occhi chiusi, perché questa guerra riguarda tutti, anche se non sta accadendo nel nostro Paese. Questa mattina ho sentito la radio e diceva che stanno arrivando 4000 profughi, a testimonianza che ci sta toccando da vicino. Non dimentichiamocelo. Che sensazioni ho a riguardo? Ho paura. Vediamo come si evolve tutto. Venivamo da due anni nei quali si pensava che il Covid fosse la cosa peggiore che potesse capitare, e che comunque lo è stata, perché ha bloccato tutto il mondo. Mentre, nel 2022, iniziamo con questa “bella notizia”. Fa paura”. 

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