"Bocciando si impara", l’antico gioco delle bocce entra in classe

Progetto innovativo alla scuola media Pea per favorire l’inclusione

Il lockdown non ferma lo sport e l’antico gioco delle bocce fa il suo ingresso a scuola come strumento di inclusione e di stimolo allo sviluppo psicomotorio dei ragazzi. "La Regione ha premiato quest’anno i nostri progetti di promozione della pratica sportiva – spiega il consigliere delegato allo sport Francesca Bonin – l’acuirsi dell’emergenza Covid ci ha costretto a rivedere in parte i nostri programmi. Scaturisce così questo progetto fortemente voluto dalla media Pea di Marzocchino che mette al centro il gioco delle bocce. Si tratta di una serie di lezioni individuali e di gruppo che a partire da questo lunedì si svilupperà nell’arco di alcune settimane coinvolgendo le classi terze. Il progetto è stato messo a punto dalla docente Rossella Bertozzi con i colleghi Stefano Telara e Lara Ghiri, con la determinante collaborazione della Federazione Italiana Bocce e il supporto della Bocciofila Croce Bianca". L’attività ludico-sportiva proposta agli studenti della Pea si basa su "Bocciando si impara" progetto nazionale della Federazione Italiana Bocce per diffondere l’attività sportiva per giovani con disabilità e disturbi evolutivi specifici come l’autismo. Sia in classe sia al bocciodromo di Querceta, nel rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria, verranno svolte attività propedeutiche al gioco delle bocce che riproducono i gesti tecnici fondamentali (accosto, bocciata di raffa, bocciata di volo) con assegnazione dei relativi punteggi.